Home

Letteratura

Classici

Tematiche

Percorsi

Risorse

Links

Dante Alighieri

di Silvia Colangelo, Sara Giordano

La Vita di Dante Alighieri

Dante nacque a Firenze a maggio del 1265 da una famiglia di piccola nobiltà. Egli faceva parte dei guelfi bianchi, e nel 1289 Dante partecipò alla battaglia di Campaldino contro i ghibellini di Arezzo. Dante aveva ricevuto una buona educazione, entrando presto in contatto con i maggiori esponenti della vita culturale della città e con i poeti che si riconoscevano nella poetica del Dolce stil novo, come Guido Cavalcanti. Presto il nome di Dante cominciò a essere noto negli ambienti culturali fiorentini: componeva rime d’amore di stile cortese, ma presto divenne esponente della corrente stilnovista, ispirandosi all’amore per Beatrice. A lei dedicò varie poesie raccolte nella Vita nuova, composta tra il 1291 e il 1295. Il 1295 vede anche l’ingresso di Dante nella vita pubblica della sua città. Egli si iscrisse all’arte dei medici e degli speziali che era quella in cui normalmente affluivano i letterati, ottenendo di entrare tra il settembre del 1295 e l’aprile dell’anno successivo nel consiglio del capitano del popolo: tra il maggio e il settembre del 1296 sedette nel consiglio dei Cento, a cui spettava l’amministrazione economica e politica della città. Quattro anni dopo rivestì anche la carica di priore e nel 1301 fu mandato come ambasciatore presso Bonifacio VIII per dissuaderlo dall’intenzione di inviare a Firenze Carlo di Valois, ma mentre Dante era ancora a Roma, il francese entrava nella città e consegnava il potere ai guelfi neri, che diedero subito inizio alle persecuzioni contro la parte avversa: anche Dante fu condannato per baratteria ed esiliato da Firenze nel 1302. Dante si rifugiò poi presso Bartolomeo della Scala, a Verona, e rimase lì fino al 1318, dove compose il Convivio e il De vulgari eloquentia, nelle cui pagine introduttive si dichiara la nostalgia per la città perduta. Successivamente si trasferì a Ravenna, dove fu ospite della corte di Guido Novello da Polenta fino alla morte, qui compose le Egloghe a Giovanni del Virgilio e un trattatello scientifico letto a Verona durante un viaggio del 1320. L’anno successivo, inviato da Guido Novello a Venezia, per una missione diplomatica, si ammalò di malaria e morì al suo ritorno a Ravenna, il 13 settembre.

 

La Vita di Dante Alighieri

Le opere minori

La Divina Commedia

Inferno

Purgatorio e Paradiso

 

 

C:\Documents and Settings\Silvia\Documenti\dante_alighieri_ritratto_01x.jpg

 

Visualizzazione consigliata 1024x768 pixel

Realizzazione di Carlo Mariani