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Dante Alighieri

di Silvia Colangelo, Sara Giordano

Struttura dell'universo dantesco: l'Inferno

 

Secondo il sistema tolemaico, Dante concepisce la Terra immobile al centro dell’Universo, circondata da una sfera d’aria e da una sfera di fuoco.

Intorno alla Terra ruotano nove cieli. Al di là di questi si trova l’Empireo sede di Dio e dei Beati, disposti in una Candida Rosa.

La Terra è divisa in due emisferi: l’emisfero boreale, formato solo di terra con a nord Gerusalemme; l’emisfero australe, formato solo di acqua.

Quando Lucifero, per la sua rivolta contro Dio, viene precipitato giù dall’Empireo e cade sulla Terra, una parte di questa per orrore del demonio si ritrae nell’emisfero australe, generando la montagna del Purgatorio. Ritraendosi, però, provoca anche un’immensa voragine, l’Inferno, nel cui vertice, coincidente con il centro della Terra, si trova Lucifero.

 

 

 

 

 

Inferno

L’Inferno dantesco è un’immensa voragine di forma conica che si apre sotto la città di Gerusalemme e si spinge fino al centro della Terra, dove risiede Lucifero, trasformato da Dio in un enorme mostro con tre facce e sei ali di pipistrello.

Questa voragine è formata da nove cerchi concentrici, preceduti da un “Antinferno” (che ospita gli ignavi), nei quali son distribuite le anime dei peccatori a seconda della gravità del loro peccato: si trovano tanto più in basso rispetto a Dio quanto è più grave il loro peccato. Il primo cerchio è il Limbo, dove stanno gli spiriti delle persone buone che, non essendo battezzate, non hanno avuto la possibilità di guadagnarsi il Paradiso. Nel secondo cerchio vi sono i lussuriosi (coloro che si abbandonano ai piaceri sessuali), nel terzo i golosi, nel quarto gli avari e i prodighi, nel quinto gli iracondi, i superbi, gli invidiosi, gli accidiosi (gli svogliati e pigri), nel sesto gli eretici, nel settimo i violenti, nell’ottavo i fraudolenti (coloro che hanno ingannato il prossimo), nel nono i traditori. Le anime devono scontare una pena per l’eternità, assegnate a esse da Dante secondo il criterio della legge del contrappasso.

L’Inferno può essere definito, dunque, oltre che il regno della dannazione, il regno della disperazione. 

 

 

 

La Vita di Dante Alighieri

Le opere minori

La Divina Commedia

Inferno

Purgatorio e Paradiso

 

 

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