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Dante Alighieri

di Silvia Colangelo, Sara Giordano

Le opere minori

 

Vita Nova

Tra il 1292-94 scrive la Vita nova raccolta di liriche dedicata all’amore per Beatrice scritto in volgare fiorentino. La poetica della Vita Nuova è collegata allo Stil Novo, che fu fondato da Guido Guinizzelli, si sviluppò tra il 200 e il 300 da un gruppo di poeti fiorentini tra cui Cavalcanti e Dante. Il dolce Stil Novo vuole differenziarsi tra le altre correnti letterarie per una più diretta ispirazione d’amore. Essi posero a fondamento della loro poesia un pensiero più complesso e articolato, scorgendo nella bellezza e nella virtù della donna la manifestazione della perfezione divina. La Vita Nuova rappresenta senza dubbio l’ingresso di Dante nell’universo della poesia e del gusto letterario allora dominanti.

 

Convivio

Il Convivio è un'opera composta da Dante durante l'esilio, più precisamente tra il 1304 e il 1307, è un trattato filosofico - morale. Con il Convivio Dante tenta di dimostrare la propria dottrina e di difendersi dalle accuse dei concittadini che l'avevano condannato all'esilio, l’opera doveva essere composta da quindici trattati, ma Dante ne porta a compimento solo quattro.

 

De vulgari eloquentia

Il De vulgari eloquentia è un libro che tratta della legittimità della nuova lingua ed è scritto in latino. Si pone in una fase cruciale della sperimentazione dantesca e assume il carattere di un vero e proprio momento di svolta di tutta la riflessione artistica e culturale del poeta. Dante affronta in modo specifico la questione della lingua naturale (vulgaris locutio) rispetto al latino considerato come lingua scritta regolata da norme e prescrizioni tipicamente grammaticali. Rispetto al latino, il volgare ha il merito di essere una lingua in movimento in evoluzione e trasformazione, insomma, una lingua viva e dinamica a differenza del latino, lingua morta. Dante riconosce al volgare quattro attributi fondamentali definendolo illustre, cardinale, aulico e curiale: illustre in quanto dal volgare proviene una luce nuova che illumina il territorio della letteratura, cardinale in quanto a esso ruotano i restanti dialetti, aulico perché è degno di essere parlato presso le corti e curiale perché il suo uso si allarga alle strutture politiche che avrebbero il compito di unificare le regioni italiane. Quest’opera non è terminata e si interrompe prima del secondo libro.

 

Monarchia

In questo trattato, scritto in latino, Dante sostiene la distinzione fra il potere spirituale, affidato al papa, e quello temporale, affidato all’imperatore. Secondo egli il papa e l’imperatore sono come due “soli” che risplendono ciascuno di luce propria e sono indipendenti l’uno dall’altro.

 

La Vita di Dante Alighieri

Le opere minori

La Divina Commedia

Inferno

Purgatorio e Paradiso

 

 

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